Valtrompia, firmata la consegna dei lavori. Si parte
Via libera da Anas a Salc e da ottobre si aprono i cantieri per prendere aree e allestire il campo base. A luglio il progetto esecutivo: ci sarà galleria.
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(red.) I lavori al raccordo autostradale della Valtrompia, nel bresciano, possono iniziare. Infatti, ieri, giovedì 20 settembre, a Milano è stata firmata la consegna dei lavori da parte di Anas all’impresa Salc, capofila delle aziende che si occuperanno dei cantieri. E l’opera è stata al centro anche di un dibattito in commissione Territorio in Regione Lombardia dove sono emerse ancora le posizioni contrastanti del Movimento 5 Stelle con quelle dell’azienda e dei favorevoli alla realizzazione. Entro ottobre si avvieranno per l’occupazione delle aree interessate dai lavori, il sistema di recinzioni a distinguere il cantiere e l’allestimento del campo base.
Tutto questo, comprendendo anche la bonifica bellica per rimuovere eventuali bombe risalenti alle due guerre mondiali. Poi si andrà a luglio del 2019 quando sarà definito anche il progetto esecutivo per mettere mano all’infrastruttura di una lunghezza totale di 6,7 chilometri e per un importo di 258 milioni di euro. Proprio quest’ultimo disegno comprenderà le modifiche richieste dai Comuni interessati e di cui si discuterà in un vertice con Anas a ottobre in Comunità montana a Gardone Valtrompia.
In parte è stato ridimensionato, ma ci sarà un collegamento con lo svincolo di Concesio verso la provinciale 19 e l’85% del percorso in galleria che poi si diramerà verso l’uscita di Sarezzo e il Termine di Lumezzane. Non sarà un doppio tunnel con quattro corsie come era emerso, ma una sola galleria con due strade e che raggiungerà il tratto finale a Lumezzane tramite un viadotto e bypassando la trafficata provinciale 345. Tutto è quindi pronto e nell’arco di quattro anni è previsto il completamento dell’opera. Ma su questo pesa di nuovo un altro “giallo”. Riguarda il costo dei lavori e i prezzi, tanto che dal M5S fanno sapere che l’azienda potrebbe anche rinunciare all’appalto in caso di un adeguato rimborso.
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