Autostrada, Via e nuovi ricorsi contro l‘opera

Il comitato sfavorevole al raccordo chiede che venga fatta una nuova valutazione ambientale, scaduta nel 2007. E un'azienda perdente va al Consiglio di Stato.

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(red.) Nuovi ostacoli alla realizzazione del raccordo autostradale della Valtrompia. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio aveva annunciato che i lavori sarebbero iniziati in estate, come confermato anche dalle istituzioni, a partire dai Comuni coinvolti, Comunità montana e Provincia di Brescia. Praticamente tutto è pronto e mancano solo le ultime procedure burocratiche prima di vedere le ruspe in azione. Ma contro l’opera torna alla carica il comitato di cittadini che da sempre preferisce l’allungamento della metropolitana piuttosto che il raccordo tra Sarezzo e Concesio.

L’organismo ha inviato una serie di diffide ai ministeri coinvolti e a tutti gli enti competenti per chiedere che venga eseguita la Via, la valutazione d’impatto ambientale. Quella già compiuta, come critica il comitato, è scaduta nel 2007 e sarebbe necessario rifarla. Ma in Valtrompia e a livello istituzionale ritengono che il documento non sia obbligatorio per eseguire i lavori mentre, come sottolineano i cittadini contrari, il Tar di Brescia avrebbe evidenziato il contrario.

A questo si aggiunge anche il ricorso presentato dalla Cmc di Ravenna al Consiglio di Stato sull’aggiudicazione definitiva dei lavori. A vincere la gara, infatti, è stata la Ics Grandi Lavori di Salini che si è vista dare ufficialmente i cantieri. Il Tar le aveva dato ragione, ma la sentenza è stata impugnata a Palazzo Spada che ha sospeso gli effetti di quella decisione. La discussione sarà il 16 marzo. Quindi, come annunciato la stessa azienda e il comitato dei cittadini, nel caso in cui a giugno dovessero aprirsi i cantieri, sono pronti a dare battaglia nelle sedi competenti. Perfino alla procura di Brescia.

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