Linea Tav e tram, come può cambiare Brescia

Sembra abbandonata l'ipotesi shunt a Montichiari. Si punta sul potenziamento delle linee regionali. Percorso del mezzo cittadino sulla riga dei bus 2 e 3.

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(red.) Ecco come potrebbe cambiare Brescia dal punto di vista dei trasporti. In autunno sarà presa una decisione definitiva sullo shunt per Montichiari, per quanto riguarda la linea Tav dei treni ad alta velocità, oltre al percorso del nuovo tram da realizzare. A proposito del primo, stando a quanto scrive il Giornale di Brescia, sarebbe superata l’ipotesi di bypassare Brescia a favore di Montichiari e dell’aeroporto. Niente shunt, quindi, come sembra, con i treni dell’alta velocità che raggiungeranno la città per poi proseguire verso Venezia attraverso il lago di Garda. Una soluzione, quella di abbandonare la deviazione, voluta anche dall’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Renato Mazzoncini.
In questo modo, si parla di un risparmio da 1 miliardo di euro che potrebbe essere reinvestito in un modo diverso. E l’ipotesi ha l’idea di una sorte di “metropolitana provinciale”. In pratica, potenziare i binari delle linee regionali in un’ottica sub-urbana per garantire più convogli di passaggio e su più stazioni. Nel viaggio in uscita da Brescia verso ovest si punta a treni ogni mezzora verso il lago d’Iseo e ogni 15 minuti verso Castegnato. Poi, allestire una stazione al quartiere Violino e riaprire la Mandolossa. Ma si cerca di potenziare anche il tratto verso sud ed est, costruendo una nuova linea di binari più a sud di quella storica e che colleghi Brescia e Mazzano. In quest’ottica, si potrebbero potenziare i viaggi verso le stazioni di Lonato e Ponte San Marco e riaprire quella di Rezzato.
Sul fronte verso sud, si possono potenziare i binari verso Parma, con una bretella che colleghi Ghedi all’aeroporto di Montichiari e al Centro Fiera del Garda. Nel caso in cui questa ipotesi di allargamento verso est dove passare, dovrebbero essere abbattuti dieci edifici e rimosso il cavalcavia Kolbe per poi di nuovo posizionarlo. Per quanto riguarda il tram, invece, il piano di governo del territorio potrebbe prevedere di far seguire al nuovo mezzo lo stesso percorso, ma con alcune varianti, delle linee 2 e 3 degli autobus di Brescia Trasporti che toccano la zona aldilà del Mella e non servita dalla metropolitana. Del progetto, che sarà pronto in autunno, se ne sta occupando una società che ha realizzato la linea tramviaria a Firenze.

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