Croce Job, partono i lavori di restauro

(red.) Nei giorni successivi a mercoledì 6 aprile si potrà iniziare a pensare alla “nuova” Croce di Job, l’opera che era stata costruita nel 1998 in occasione dell’arrivo a Brescia di Papa Giovanni Paolo II. L’infrastruttura era balzata agli onori della cronaca nera, però, il 24 aprile del 2014 quando, dal promontorio di Cevo, nel bresciano, cadde uccidendo il 21enne Marco Gusmini, proveniente da Lovere per una gita. Il crollo della Croce, poi certificato dalle scarse condizioni di tenuta, dal materiale che si era deteriorato per le condizioni meteo e dalla cattiva manutenzione, ha portato all’indagine. Poi sfociata nella richiesta del processo che vede coinvolte cinque persone. L’Unione dei Comuni della Valsaviore, partecipando al bando dei Seimila Campanili, si è aggiudicata 335 mila euro.
Somma che servirà a ricostruire la croce. I lavori sono stati vinti dalla ditta Cmm di Vezza d’Oglio che nel proprio stabilimento realizzerà la nuova struttura portante, non più in legno, ma in metallo. Lo scultore Giovanni Gianese, invece, autore della statua di Gesù Cristo attaccata alla croce, procederà con il restauro di braccia e gambe. L’opera monca era stata sequestrata subito dopo il crollo nel 2014. In seguito al 24 aprile, il promontorio di Cevo sarà pulito per dare spazio al montaggio con cui riposizionare il manufatto. Subito dopo i lavori, che dovrebbero concludersi in estate, la zona sarà transennata in modo che nessuno capiti sotto il raggio d’azione della croce. L’opera sarà dedicata alla memoria di Marco Gusmini.