«Con Montichiari tre scali collegati alla Tav»

Secondo Dario Balotta di Legambiente, è un errore collegare la variante all'alta velocità. L'aeroporto "D'Annunzio" è sottoutilizzato.

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piano area montichiari aeroporto(red.) «Anche i dati sulla ripartizione del traffico aeroportuale nel nord Italia sottolineano l’inutilità del tracciato dell’Alta velocità Milano Brescia Verona, a sud di Brescia, (variante Montichiari)». Un progetto su cui è in corso un dibattito anche a Brescia.
Lo afferma Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente della Lombardia, secondo cui l’infrastruttura «escluderebbe l’importante volume di traffico generato da Brescia, seconda città della Lombardia, in secondo luogo perché taglierebbe l’area del Garda, interessata da un flusso di 20 milioni di turisti l’anno».
«Inoltre-continua l’esponente ambientalista- non ha alcuna giustificazione servire lo scalo monclarense che, da quando è nato, oramai 15 anni fa,  ha generato solo perdite per gli azionisti della società di gestione e nel 2013 sono transitati solo 10,300 passeggeri. La variante Montichiari presenta una evidente irrazionalità dal punto di vista della pianificazione dei trasporti, visto che verrebbe collegato uno scalo fortemente sottoutilizzato (attualmente serve solo poche merci ) e che il piano Aeroportuale nazionale prevede per esso solo la funzione merci che non necessita per il suo sviluppo né del collegamento ferroviario né, tantomeno, dell’ Alta Velocità».
«Sullo scalo- ricorda Balotta- non è presente nessuna compagnia aerea, vi è anche una pesante incertezza gestionale, visto lo scontro tra Save e Sacbo da una parte e dall’altra Sea. Solo una gara europea potrà definitivamente scegliere il nuovo concessionario aeroportuale. Il piano strategico degli aeroporti, approvato dal ministero delle Infrastrutture e  Trasporti, annuncia il finanziamento  del collegamento della rete dell’Alta Velocità con tre aeroporti: Malpensa, Venezia e Fiumicino. Inoltre il progetto AV della Brescia Verona, approvato dal CIPE nel 2003, comprende  il collegamento AV dello scalo di Montichiari. In totale per il  sistema aeroportuale nazionale sono  in progetto ben 4 collegamenti con la rete AV (anomalia europea)».
«La sola area del nord Italia- prosegue l’esponente del cigno verde- verrebbe inspiegabilmente collegata con 3 aeroporti. Fatto inedito in tutta Europa dove solo i grandi scali sono collegati alla TAV . Assieme gli scali del nord sviluppano un traffico di 26, 3 milioni di passeggeri: Malpensa 17,9 milioni, Venezia 8,4 milioni e Montichiari 10 mila. Tra i maggiori scali europei collegati con l’Alta  velocità, ci sono Parigi C.d.G., dove transitano 61,6 milioni di passeggeri, Amsterdam con 51 milioni e Francoforte con 57. La quantità di traffico sviluppata non giustifica la necessità di collegare ben tre scali del nord con la rete AV. In pratica nessuno di essi, neppure nelle più rosee previsioni, necessità, per il suo sviluppo, del collegamento con l’Alta Velocità ferroviaria. Soprattutto se si  considera che siamo in presenza di un eccesso di offerta aeroportuale che disperde, anziché concentrare, la domanda, rendendo già precarie le prospettive di sviluppo e le condizioni economiche dei singoli aeroporti».
«Nella fascia del nord, esclusi i due estremi di Torino e Trieste (Ronchi dei Legionari)- è l’analisi di Balotta-operano ben 6 aeroporti: Malpensa (17,9 milioni di pax), Linate( 9 milioni), Bergamo (8,6 milioni), Montichiari (10mila), Verona (2,8 milioni), Treviso (2,3 milioni)  e Venezia (8,5 milioni). Complessivamente i sei scali sviluppano un traffico di 47 milioni di passeggeri. La loro capacità residua è di 40,2  milioni di passeggeri, avendo invece una potenzialità complessiva di 98 milioni di passeggeri. In scali sottoutilizzati, in piena crisi economica e con il calo di traffico, sembra irragionevole, alla luce dei numeri evidenziati, una pianificazione di 3 collegamenti dell’Alta Velocità, negli aeroporti del nord».
«La scarsa utilizzazione degli scali presi in esame, esclusi Bergamo, Linate e Venezia- chiosa il rappresentante di Legambinete Lombardia- deriva non tanto dalla carenza di collegamenti ferroviari o stradali (Montichiari è collegato alla potenziata SP 19 “corda molle”)  la Malpensa è allacciata da tre linee ferroviarie (Milano, Busto Arsizio sulla linea del Sempione e con Novara),  quanto dalla scarsa efficienza gestionale delle società concessionarie».
Di seguito l’elaborazione di Legambiente Lombardia:

* Passeggeri trasportati 2013       Capacità passeggeri    capacità residua
Malpensa.                    17,9                                                 40
Linate.                            9                                                    13
Bergamo.                        9                                                   12
Brescia.                           0,001                                            7
Treviso.                           2,3                                                  6
Venezia.                          8,4                                                14

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Totale.                            57,8.                                               98                       40,2

*milioni

 

 

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