La Tav “snobba” Brescia? La Loggia non ci sta

(red.) Appurato ed assodato che il tracciato della Tav Brescia-Verona non muterà il suo assetto originario e che il percorso dei binari ad alta velocità resta quello già definito, nonostante i rilievi sollevati dai Comuni interesstai dall’infrastruttura e portati all’attenzione della Conferenza dei Servizi che si è svolta a Roma giovedì, resta da capire quanto Brescia “beneficerà” della linea superveloce, i cui cantieri partiranno a gennaio 2015.
I treni a lunga percorrenza della Tav che fermeranno nella stazione cittadina saranno 26, due in più di quelli attuali. Il maggior numero delle fermate (18 corse giornaliere) sarà invece in quella dell’aeroporto di Montichiari.
Si verificherebbe così la paradossale situazione per la quale, a fronte di un consistente “sacrificio” in termini di terreni e immobili espropriati, di cantierizzazioni e disagi in città, alla Leonessa poi questa Tav non apporterà garndi vantaggi dal punto delgi investimenti.
Il tema verrà trattato in Loggia il prossimo giovedì 13  novembre, in occasione del Cosniglio comunale.
Al momento i lavori del primo lotto della Tav Milano-Venezia coinvolge via Dalmazia per il tracciato Treviglio-Brescia. Il secondo lotto, invece, non toccherà la città, ma affiancherà la storica linea fa Calcinato e Verona, passando per Montichiari. E proprio verso l’Est bresciano il Comune vorrebbe creare un collegamento a partire dalla linea esistente da San Zeno.