Brebemi, «altra opera di eccellenza lombarda»

Lo ha detto il governatore Roberto Maroni all'inaugurazione della A35. «Tiene conto dell’impatto ambientale, del territorio e fatta con soldi privati».

(red.) «Oggi (merolcedì 23 luglio, ndr.) farò presente al premier Renzi che per la Pedemontana serve solo la formalizzazione della defiscalizzazione al Cipe, una cosa che lui può fare, basta una telefonata e gli chiederò di farla, perchè non si capisce perchè, da mesi, siamo bloccati da una delibera formale del Cipe che non arriva».
Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al suo arrivo alla cerimonia di apertura al traffico della nuova autostrada A35 la cosiddetta Direttissima Brescia-Milano (Bre.Be.Mi).
«Oggi per la Lombardia è una giornata importante, l’autostrada che inauguriamo è un’opera di eccellenza, realizzata nel rispetto dell’ambiente, delle esigenze del territorio e rispettando i tempi previsti. Un’opera realizzata con soldi privati, senza contributo del pubblico. Spero davvero che si possa continuare su questa strada» ha aggiunto il governatore lombardo.
Nel primo pomeriggio del 23 luglio, la nuova autostrada sarà poi percorribile: alle 15 le barriere d’esazione di Chiari (Brescia) e Liscate (Milano) accoglieranno i primi mezzi che vorranno «testare» la Direttissima. L’autostrada sarà subito operativa in tutta la sua percorrenza. Merocledì si aprie ìanche la bretella che dalla tangenziale sud di Brescia, all’altezza dello svincolo di Roncadelle, attraversa Travagliato e la sp19 fino a raggiungere la barriera di Castrezzato; poi l’autostrada prosegue per 62 chilometri, attraversando 5 province e 43 comuni fino alla Tem, tangenziale esterna di Milano.
«Il Sistema camerale è  messo in crisi da una norma assurda, che prevede il dimezzamento del contributo, il che significa mettere in ginocchio il Sistema delle Camere delle commercio». «Si tratta di un contributo di appena 109 euro- ha attaccato Maroni- che le aziende mediamente pagano, quindi un contributo irrilevante per le imprese, ma questo contributo permette alle Camere di commercio di mettere in circolo una leva finanziaria di oltre 2 miliardi e mezzo, di cui 600 milioni qui in Lombardia. Senza questo contributo le politiche a sostegno delle imprese subirebbero un forte ridimensionamento e non si capirebbe perchè, quindi chiederò al premier Renzi attenzione a non danneggiare il mondo delle imprese con una norma assurda, che forse qualcuno gli ha suggerito e che forse lui non ha ben compreso».

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