Del Bono: “Con la Tav una Brescia europea”

Il sindaco di Brescia ha sposato il progetto dell'Alta Velocità ferroviaria. "La nostra città snodo decisivo per la mobilità".

(p.f.) “Con la Tav Brescia sarà collegata all’Europa”. A dirlo, il sindaco  Emilio Del Bono, nell’ambito dell’incontro organizzato a Santa Giulia per presentare i vantaggi dell’opera. Oltre al primo cittadino e all’assessore alla Mobilità Federico Manzoni, presenti anche l’amministratore delegato di Rfi Michele Mario Elia e il direttore investimenti Rfi Maurizio Gentile e il presidente di Cepav Due Roberto Uberti.
Tra il pubblico anche le sorelle Zanini, protagoniste di un video in cui raccontavano cosa vuol dire separarsi dalla propria casa per far posto alla Tav. Non sono stati fatti entrare, invece, alcuni No Tav. Nel convegno, è stata fatta una panoramica sull’intero tracciato, per contestualizzare l’opera bresciana. La nuova linea Treviglio-Brescia, infatti, è parte integrante del Corridoio transeuropeo TEN-T “Mediterraneo” e costituisce un’ulteriore tappa nella realizzazione dell’AV/AC Milano-Verona.
Da Treviglio, dopo 8km prosegue in affiancamento all’autostrada Brescia-Bergamo-Milano (BreBeMI). Successivamente superati con due viadotti i fiumi Serio e Oglio, inizia l’interconnessione con Brescia che, dopo il viadotto San Martino, attraversa in galleria la zona Madonna di Lovernato, per risalire a piano campagna e sottopassare, ancora in galleria, l’autostrada A4 Milano-Venezia. Il tracciato prosegue in rilevato fino a Brescia, affiancando la linea convenzionale Milano-Venezia, a cui si connette con il nuovo Bivio Mella. In prossimità di Brescia, dopo aver attraversato il Mella con un nuovo ponte, la nuova linea ferroivaria entra a Brescia. Prevista anche la realzzazione di circa 30 km di viabilità a servizio dei comuni interessati e la riorganizzazione dei binari della stazione di Brescia, con la diversificazione funzionale dei servizi in base alle diverse tipologia di trasporto. Riguardo allo stato di avanzamento dei lavori, l’avanzamento complessivo è oltre il 40%.
L’ingresso urbano della linea AV/AC Treviglio-Brescia ha inizio dall’interconnessione di Brescia Ovest, e termina con l’innesto della stazione di Brescia, per uno sviluppo di 6,7km, di cui un tratto di 3 km in affiancamento alla linea convenzionale fino al fiume Mella, e un tratto di 3,9 km su sede propria da Brescia Scalo a Brescia Centrale. Le principali opere comprese nei lavori sono i ponti della Mandolossa, di via Roncadelle, di via Colombaie e di via Violino; il viadotto Mella, per l’attraversamento del fiume, e il viadotto della tangenziale Ovest; i ponti di via Dalmazia, di via Corsica, di via Zima; il nuovo Bivio Mella che consente ai treni provenienti da Milano sulla linea convenzionale, di entrare a Brescia Scalo e a Brescia Centrale usando la penetrazione urbana AV/AC; il fabbricato con funzioni di base logistica per la manutenzione della linea AV/AC (realizzato nell’are compresa tra la linea ferroviaria esistente e lo scalo); il rifacimento del Piano Regolatore ferroviario di Brescia Centrale con la separazione dei flusi di traffico e la costruzione di un nuovo sottopasso viaggiatori e adeguamento del sottopasso esistente.
Gli interventi saranno realizzati con appalti integrati, quasi tutti aggiudicati, che riguardano la realizzazione delle opere civili; dell’armamento; degli impianti di trazione elettrica e degli adeguamenti dei vari apparati di controllo della circolazione ferroviaria (ACEI-Apparato Centrale Elettrico a Itinerari e ACC-Apparato centrale computerizzato di Brescia Centrale); degli interventi di mitigazione acustica (gara da avviare); dell’adeguamento dell’SCM-Sistema Controllo Marcia Treno, sugli impianti Acei esistenti nel nodo di Brescia e nelle linee afferenti. Quali i vantaggi? Con il quadruplicamento dei binari tra Milano e Brescia, la capacità dell’infrastruttura aumenterà, creando i presupposti per l’incremento dell’offerta di trasporto da/a per la città di Brescia. L’opera consentirà la separazione del traffico a lunga percorrenza da quello regionale e metropolitano, elevando lo standard di regolarità e puntualità. A beneficiarne saranno gli spostamenti tra Brescia e Milano, con tempi di percorrenza inferiori a quelli attuali.
Con l’ingresso della nuova linea AV/AC in ambito urbano, la stazione di Brescia sarà inoltre riorganizzata con binari dedicati al trasporto viaggiatori regionale/metropolitano e binari dedicati al traffico alta velocità, migliorando l’accessibilità ai treni, grazie anche ad un nuovo sottopassaggio per i vaggiatori. “E’ un’infrastrtuttura stategica”, ha sottolineato Gentile, “per il sistema di trasporto nazionale. Il vantaggio che ne trae Brescia dall’essere inserita in queto network di reti internazionali è evidente. Un numero è esemplificativo per tutti: i 31minuti di percorrenza Milano-Brescia, 15minuti in meno rispetto alle migliori percorrenze attuali. Questo cambia il modo di concepire il rapporto tra la propria residenza e e il proprio rapporto di lavoro, come già accade a chi vive e lavora tra Napoli e Roma, Bologna e Firenze, Bologna e Milano. Inoltre, riducendo tempi di percorrenza da e verso Venezia, Brescia potrà intercettare flussi turistici che oggi non intercetta”.
Quanto ai lavori, grazie ad un confronto costante con l’amministrazione sono stati raggiunti degli accordi per ridurre al minimo i disagi dei cantieri in città ed apportare delle migliorie ai progetti iniziali. “Brescia sarà collegata all’Europa”, ha concluso Del Bono, “la nostra città deve diventare snodo decisivo per la mobilità internazionale. Stare nel corridodio che va dalla Spagna  all’Ucraina non è irrilevante. Un secondo vantaggio è il legame con quella che è la città più importante della Lombardia, Milano, ma avendo la forza di diventare attrattivi come secondo capoluogo”.
Con Brebemi, metropolitana e Tav, il territorio bresciano avrebbe tutti i requisiti per essere  grande area attrattivo e competitivo, cosa non irrilevante per le imprese. “Certo, bisgona rendere evidenti i benefici rispetto alle criticità, abbandonando atteggiamenti di arroganza verso il cittadino, che ha il diritto di chiedere. Senza  una mobilità convincente non si può vincere la competizione con le aree metropolitane”.

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