Lago di Garda, «nuova depurazione» da 180 mln

(red.) Un progetto per la tutela ecologica del lago di Garda. Sul banco la bellezza di 180 milioni di euro. Le aziende di settore bresciane e veronesi sono alla ricerca di una soluzione congiunta che permetta di riqualificare il collettore sublaculare del Benaco e la depurazione dei reflui fognari.
Per quanto riguarda la parte bresciana, del piano di intervento di sta occupando Garda Uno, mentre dal veronese la tutela del Benaco è affidata a Gardesana. Secondo il neo amministratore unico di Garda Uno Mario Bocchio, al momento si sta ragionando in termini progettuali sulla separazione delle due sponde. Rifacendo il collettore bresciano, infatti, il progetto condiviso riguarderebbe il posizionamento di nuove tubazioni per 75 km e il trattamento dei reflui nel depuratore appositamente ricostituito di Visano, elimando la condotta sublaculale di Toscolano. Le stime, parlano di un investimento di 100milioni di euro, che lascerebbe Desenzano e Sirmione collegati all’attuale depuratore veronese di Peschiera. Anche le condotte veronesi, poi, andrebbero rifatte, con un’operazione da 80milioni di euro.
I progetti per i rifacimenti degli impianti, al momento, sono stati inviati in Regione e, poiché l’ambiente sul Garda è il fiore all’occhiello di un turismo che ha valenze europee, al momento è considerata con attenzione anche la possibilità di ottenere fondi dall’Ue.