Frana a Losine, strada chiusa per un mese

La Provincia ha bloccato il cantiere edile al di sopra del crollo del muro. Il materiale riversatosi sulla Sp 90 verrà rimosso al termine delle verifiche idrogeologiche.

(red.) Martedì mattina, a Losine, è crollato un grosso muro di contenimento della provinciale 90, al di sopra del quale stava lavorando un’impresa edile per la costruzione di due villette.
Per il momento tutto fermo. Infatti, prima di sgomberare la nereggiata e far riprendere la circolazione, sarà necessario eseguire una serie di indagini geologiche per stabilire la tenuta del versante e prevenire eventuali nuovi distaccamenti in altre porzioni di parete.
La Provincia di Brescia ha emesso un’ordinanza di chiusura del tratto per 30 giorni, anche se il sindaco Modesto Pessognelli conta di riuscire ad eseguire i lavori nel giro di qualche giorno. Lo stesso primo cittadino, mercoledì mattina ha notificato una sua ordinanza in cui impone alla ditta la sospensione del cantiere finché tutto non sarà tornato alla normalità. Nel frattempo, su indicazione del geologo, sarà necessario allontanare le acque meteoriche provenienti dall’area di cantiere, per prevenire nuovi scivolamenti, e posare dei fessuri metri per verificare la stabilità delle murature vicine non interessate dal crollo.
L’impresa edile si è fatta carico anche di coprire il fronte di frana con dei teli, in vista delle piogge attese nei prossimi giorni, e di spostare la gru presente nei pressi del dissesto. L’ordinanza del Comune impone infine di stendere una relazione geotecnica con valutazioni su tutta l’area, comprese le zone a monte delle costruzioni, insieme alla descrizione delle opere di messa in sicurezza.
Il materiale riversato in strada non verrà toccato, anche perché, come ha riferito Pessognelli, in questo momento sta facendo da tampone sul versante a monte della carreggiata. Ora, a preoccupare è il lungo tratto di muro risalente agli anni Sessanta, non coinvolto dal dissesto, che andrà controllato per prevenire altri fenomeni.
Come ha spiegato l’assessore provinciale Maria Teresa Vivaldini, il muro è di proprietà comunale, e i lavori verranno eseguiti dall’impresa che stava operando. La Provincia è in attesa del progetto che poi dovrà autorizzare.
Ora tutto è nelle mani dei geologi, cui spetta il compito di dettare le modalità per la messa in sicurezza. Per i lavori e per il successivo sgombero della sede stradale. Il traffico da e per l’abitato è stato deviato sulla nuova tangenzialina e sulla Losine-Cerveno.

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