Tariffe trasporto, scontro Loggia-Broletto

Il Comune vorrebbe aumentare di 2,50 euro i cosiddetti abbonamenti "integrati"; ma l'assessore Ghirardelli non ci sta: "Così paga solo chi usa le corriere".

(red.) Mentre questo venerdì i bresciani devono fare i conti con lo sciopero nazionale di 24 ore indetto dal servizio di Trasporto Pubblico locale, Brescia Trasporti sta avviando la razionalizzazione del  rete dei trasporti urbani, introducendo modifiche attive a partire dal 3 aprile.
Si tratta di un’operazione finalizzata a migliorare il servizio e ad evitare sovrapposizioni fra trasporto su gomma e metrò.
L’utenza media quotidiana della metropolitana (dai 28mila ai 30mila viaggiatori) ha infatti in parte modificato le utenze stesse dei bus imponendo di fatto un’ottimizzazione delle linee e delle corse.
Cosa cambia? Totale soppressione della linea 1 e trasferimento della 2 sull’asse di via Cremona.
Modifiche verranno introdotte alla percorrenza dei mezzi, e piazza Loggia verrà completamente “liberata” dal transito degli autobus. La Linea 18 rimane, invece, in quanto utilizza mezzi elettrici.
Ma oltre al riordino del servizio il Comune deve fare i conti, letteralmente, con il Broletto per trovare un accordo sulla base del quale stendere il piano per l’agenzia che gestirà in maniera unitaria l’intero trasporto pubblico provinciale.
già in passato si erano registrati scontri fa i due palazzi del governo, sul nodo tariffe. Per l’assessore provinciale Corrado Ghirardelli, l’amministrazione comunale non deve scaricare sulle linee extraurbane (che fanno capo alla Provincia) i costi della metropolitana, istituendo una cosiddetta “tassa di ingresso” che peserà anche su chi usa le corriere, ma non il metrò.
La Corte dei Conti ha infatti dato il via libera alla costituzione dell’agenzia che sarà composta da Loggia e Broletto, entrambi al 45%, e dalla Regione, al 10%.
E mentre la Loggia ha già approvato lo statuto, la Provincia lo farà entro metà aprile. L’agenzia dovrà mettere a punto il “Piano di bacino”, che disegna il riordino del trasporto pubblico provinciale, ed emettere il bando di gara per la gestione. Sul tavolo c’è anche il problema della integrazione tariffaria.
Per gli studenti che vengono da fuori città l’abbonamento prevede un’integrazione (6 euro il sovrapprezzo) per poter usufruire del trasporto urbano. La Loggia vorrebbe alzare quella cifra di altri 2 euro e 50, senza il quale gli studenti potrebbero non poter utilizzare la metropolitana. Per il Broletto si tratta di un’ingiusta applicazione, tanto più che questa non si applica ai cittadini residenti in città.
Ghirardelli si è rivolto a Rolfi e a Paroli chiedendo che il sovrapprezzo pagato nell’abbonamento “integrato” sia valido anche per viaggiare in metrò.

 

 

 

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