Anfo, Molgora:” La 237? Riapre venerdì sera”

Dopo il sopralluogo di mercoledì mattina, il presidente della provincia di Brescia ha annunciato l’imminente riapertura del tratto stradale bloccato dalla frana.

(red.) Alle cinque di mattina il pontile ghiacciato del porto di Anfo era già affollato: destinazione l’attracco di Ponte Caffaro. Erano infatti decine le persone che, per andare al lavoro, si sono dovute presentare all’alba. La causa di questo disagio sono i massi che lunedì sera si sono staccati dalla parete sotto i bastioni dell’antica fortezza per finire sulla provinciale 237, interrompendo la fondamentale strada della Valsabbia.
Sbadigli e freddo a parte, tutto è filato liscio, anche grazie al fondamentale apporto dei volontari della Protezione civile di Laverone e al sostanziale buon umore dei “pendolari” che hanno affollato il piccolo battello-taxi fino alle 23.
In base a quanto stabilito nella riunione in Prefettura di martedì mattina, la tempistica per la riapertura della provinciale 237 si presentava lunga: traffico interdetto fino al 2 febbraio. Mercoledì mattina, però, il sopralluogo di Daniele Molgora, presidente della Provincia di Brescia, ha rimescolato le carte, anticipando i tempi.
Molgora si è infatti impegnato personalmente perché la provinciale del Caffaro riapra già venerdì sera, perché bloccare la 237 al traffico per dieci giorni sarebbe assolutamente inconcepibile. Il presidente ha inoltre dichiarato di essersi attivato con il Demanio per far sì che tutto proceda il più velocemente possibile e che, conclusi i sopralluoghi, si procederà a mettere in sicurezza la porzione dalla quale si sono staccati i massi in modo da poter riaprire il tratto stradale già da venerdì sera.
Maria Teresa Vivaldini, assessore provinciale ai Lavori pubblici, venerdì mattina parteciperà ad un nuovo incontro in Prefettura e nel pomeriggio sarà alla Rocca d’Anfo per verificare che tutto proceda al meglio.

 

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