Brebemi, cromo e arsenico nei cantieri

Depositato il risultato della perizia effettuata sui 6 km del tracciato a Fara Olivana, Sola e Cassano d´Adda. L’80% dei campioni sarebbe risultato non conforme.

(red.) Depositata la perizia sul materiale utilizzato nei cantieri della Bre.Be.Mi. di Fara Olivana, Sola e Cassano d´Adda, su un tracciato di otto chilometri.
E le notizie non sono rassicuranti. In un campione di terreno (circa 600 metri) sono state rilevate tracce d´arsenico (136,5 mg/l, laddove il limite è 50) e in un altro di cromo (158microgrammi/ litro, mentre il limite di legge è 50).
I due cantieri sono finiti nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Brescia nell´ambito dell´operazione “Fiori d´acciaio”.
Alle due aree vennero apposti i sigilli e poi dissequestrate nel luglio scorso. Il materiale finito sotto la lente della magistratura è quello fornito dalla ditta bergamasca di Pierluca Locatelli, che risulta indagato, insieme con altri sei collaboratori per traffico illecito di rifiuti e truffa.
Oltre a tracce di cromo ed arsenico è stato rilevato che l’80%  dei campioni sarebbe risultato non conforme. Solo in un campione su 14 sarebbe stato rilevato l´utilizzo del materiale previsto.
I periti avevano il compito di verificare diversi fattori, tra cui “la natura merceologica e chimico/fisica – in ragione del rispetto dei requisiti di eco compatibilità ambientale e di prevenzione della natura umana – delle materie prime secondarie e/o di altri materiali che la Locatelli, e/o altre società da questa demandata, ha conferito e scaricato nei cantieri della Brebemi”.
In corso di definizione i termini dell’intervento di bonifica che sarà a capo della Bre.Be.Mi, per un esborso di circa 2 milioni di euro. La società e il general contractor Bbm per la realizzazione della direttissima Bergamo-Brescia-Milano hanno già esercitato un’azione conservativa a danno della Locatelli e proposto la rimozione dell’asfalto non conforme.

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