Aeroporti, in caduta libera Montichiari

A Orio, invece, si registra a luglio una crescita del 70% dei passeggeri rispetto allo stesso mese del 2011. Balotta: "Serve con urgenza un piano regionale".

(red.) In caduta libera lo scalo di Montichiari: a luglio, -70% di passeggeri.
Inarrestabile, invece, la crescita dello scalo di  Orio al Serio che, chiude con un incremento del 7%  dei passeggeri e dei voli del 5,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Male, come Brescia, anche Malpensa, in piena crisi di ruolo e di strategia -6%.
“Lo scalo di Orio è  andato ben oltre  il numero di voli e di passeggeri autorizzati”, ha spiegato Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente di Lombardia, “dal vecchio piano di sviluppo del 2003 oramai superato e  da quanto indicato nelle prescrizioni della Valutazione ambientale. Lo sviluppo incontrollato  ha fatto venire tutti i nodi al pettine. Le popolazioni protestano  per i gravi danni alla salute che subiscono e per la perdita di valore delle loro abitazioni. Questo modello di sviluppo tumultuoso e caotico senza rispettare le normative vigenti sta creando costi non solo ambientali per l’area bergamasca”.
Balotta punta il dito anche contro la maggiore compagnia di voli low-cost che transita sui cieli lombardi. “Assieme ai benefici economici prodotti dalla presenza di Ryanair ci si dimentica di conteggiare i costi. Ryanair non paga l’Irap, non paga le imposte in Italia nonostante i suoi addetti abbiano residenza e sede di lavoro in Italia. E infine per incentivare la presenza del vettore irlandese ad Orio, Sacbo sborsa circa 8 euro a passeggero in partenza, una trentina di milioni l’anno che si configurano come una pratica anticoncorrenziale ed aiuto di Stato”.
Ora, visti i numeri relativi agli aeroporti, sarebbe auspicabile un ragionamento di sistema. “Serve un piano aeroportuale lombardo per aumentare l’efficienza del sistema e minimizzare l’impatto ambientale. In particolare come prima misura vanno trasferiti i voli cargo di Orio a Montichiari vera e propria cattedrale nel deserto, ma con un perimetro aeroportuale a norma ambientale”.

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