Corda troppo ‘molle’: “Avvio deludente”

Per Legambiente la “tangenziale sud bis” è sotto utilizzata. Sono circa 4.400 i mezzi che la percorrono a fronte di una capacità di 80mila veicoli al giorno.

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(red.) Il monitoraggio compiuto da Legambiente dal 12 febbraio al 12 marzo parla chiaro: la “corda molle” o “tangenziale sud bis” è sotto utilizzata per non dire deserta. Secondo le stime dell’associazione ambientalista sono circa 4.400 i veicoli che giornalmente percorrono la superstrada Ospitaletto-Montichiari, nonostante vi sia una capacità di 80mila veicoli al giorno e la superstrada sia stata realizzata parzialmente su un percorso già esistente.
Costata, fino ad ora, 240 milioni, cifra definita da Dario Balotta di Legambiente “astronomica” , pari a “14,1 milioni a km, la corda molle è stata un consumo inutile di suolo, salatissimo per i pendolari che la frequentano. Inoltre non ha prospettive di un consistente maggior utilizzo visto che continua il balletto su fantasiosi nuovi assetti societari pubblici dell’aeroporto di Montichiari ma non si intravedono fatti concreti per il suo sviluppo”.
Appare evidente, secondo il cigno verde, “che la corda molle sia stata realizzata dalla Centropadane solo per prolungare la concessione statale, scaduta nel 2011”.
“Questa nuova inutile opera”, prosegue l’associazione ambientalista, “ha infatti consentito alla A 21 di avere una proroga fino al 2013”.
Sul banco di accusa di Legambiente ci sono anche le tariffe: un pendolare con ingresso a Cremona ed uscita a Brescia centro paga 2.50 euro di pedaggio, se esce a Brescia sud paga 2,80 euro facendo quasi 6 Km in meno di autostrada.
“A cosa serve una nuova tangenziale ( con una capacità di 80 mila veicoli giorno) dopo che l’attuale tangenziale sud è stata per molti tratti potenziata? A cosa serve una tangenziale veloce est-ovest se l’attraversamento veloce di Brescia è comunque assicurato dalla A4 Milano- Venezia? A cosa servirà la “Corda molle” se, dopo 12 anni di mancato sviluppo, l’aeroporto di Montichiari rischia di essere chiuso?”, si chiede Legambiente.
Per Balotta “l’investimento non si ripagherà, tanto facilmente. Va rivista la politica viabilistica della nostra provincia, troppo consumo di suolo, dubbia utilità delle nuove strade e spese che potrebbero essere meglio finalizzate. Serve una spending review (revisione della spesa) anche per la Centropadane società a controllo pubblico degli enti locali”, ha concluso il responsabile trasporti Legambiente Lombardia.

 

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