Brescia, nei primi sei mesi dell’anno 21 vittime sul lavoro

Erano 25 nello stesso periodo del 2020, ma il dato resta comunque pesante: siamo la prima provincia in Lombardia, dove ci sono state 72 vittime contro le 145 precedenti.

(red.) Sono in calo, ma restano tremendi i dati delle morti sul lavoro nel semestre gennaio-giugno 2021, rielaborati da Anmil (Associazione nazionale mutilati invalidi) su fonte Inail. Con 21 morti la nostra provincia ha il triste primato in Lombardia per gli infortuni mortali denunciati; subito dopo c’è Milano con 19. Ma Bergamo, per esempio, ne ha registrati 9. Anche se i dati bresciani dei primi sei mesi del 2021 mostrano un calo degli infortuni (da 7.814 a 6.768) e dei decessi (da 25 a 21), rimane comunque un peso eccessivo.
In Italia nel semestre c’è stato un aumento degli infortuni (da 244.896 a 266.804) mentre in Lombardia si è registrato un calo (da 53.145 a 50.082). I morti, invece, sono diminuiti in generale: in Italia da 570 a 538, in Lombardia da 145 a 72. Nella statistica sono compresi anche i morti per Covid contratto sul posto di lavoro.
Resta comunque una situazione allarmante e “una maggiore sensibilità per la sicurezza sul posto di lavoro dev’essere centrale nella rinascita del Paese”, ha detto il presidente di Anmil Brescia Roberto Valentini. “Dietro i numeri di questo fenomeno ci sono persone, famiglie, storie di ordinario dolore a cui per troppi anni non si è dato un ascolto ed uno spazio di cronaca dignitoso”.

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