Infortunio mortale Marone, sindacati alzano la voce

Da fissare il funerale per il 61enne di Montisola. Oggi assemblea in azienda e domani un vertice di Confindustria. Nel 2021 sarebbe andato in pensione.

(red.) Per il funerale di Amos Turla, morto a 61 anni sabato 20 luglio alla Dolomite Franchi di Marone, nel bresciano, si dovrà ancora attendere il nulla osta del magistrato dopo gli accertamenti medico legali. Ma nel frattempo la stessa comunità sebina, così come quella di Montisola dove era molto conosciuto e attivo, oltre al mondo del lavoro, si confrontano sull’ennesima vittima del lavoro in provincia. Guardando ai numeri, sono 44 i morti in questo 2019 in tutta la Lombardia, mentre nella nostra provincia la preoccupazione emerge nel momento in cui si contano tre morti in soli nove giorni. E l’ultimo in ordine di tempo è stato Amos Turla, deceduto a 61 anni dopo essere rimasto schiacciato tra due carrelli in fabbrica.

Ed è diventato l’undicesima vittima da gennaio nel bresciano. Una situazione che ha fatto alzare la voce ai sindacati e che ora chiedono di dare un segnale forte per invertire il trend. Nel frattempo stamattina, lunedì 22 luglio, i sindacati e i lavoratori della Dolomite Franchi, in sciopero fino alle 14 dopo la tragedia, si troveranno in un’assemblea straordinaria. E nonostante non sia in programma, è immaginabile che si parlerà anche di questa escalation di infortuni domani, martedì 23, in occasione di un vertice di Confindustria.

Perché l’obiettivo e la volontà è di ridurre un fenomeno che l’anno scorso, nel 2018, ha portato a 22 infortuni mortali in provincia. Nel frattempo a Montisola ci si sta organizzando per il funerale del 61enne che abitava nella frazione di Sinchignano e ora lascia la moglie e una figlia. Amos Turla, cugino del sindaco Fiorello, era conosciuto per la sua attività religiosa in chiesa e al Santuario della Madonna della Ceriola. Per una vita aveva lavorato nel settore dell’edilizia, ma gli mancava un paio di anni per poter godersi la pensione. E così aveva trovato un lavoro alla Dolomite che gli avrebbe consentito di arrivare al 2021 prima del pensionamento. Ma la tragedia ha interrotto i suoi piani.

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