Acciaio: produzione in crescita, prezzi in assestamento

(red.) Dopo la cavalcata del primo semestre dell’anno, i prezzi dell’acciaio sul mercato nazionale sembrano essere entrati in una fase di relativa stabilità, complice anche l’imminente pausa estiva.
Il SiderIndex (l’indice che condensa l’andamento dei prodotti finiti in acciaio al carbonio in Italia), nell’ultima rilevazione dell’Ufficio Studi siderweb, è sceso nell’ultimo mese da 949,03 euro la tonnellata a 942,10 euro la tonnellata. Lo Scrap Index (l’indice che condensa l’andamento del rottame di acciaio al carbonio in Italia) è sceso in modo più marcato, passando dai 466,09 euro la tonnellata di inizio luglio ai 458,46 euro la tonnellata della prima settimana di agosto.

 

PRODUZIONE DI ACCIAIO – Secondo Federacciai, la produzione siderurgica italiana a giugno è stata di 2,179 milioni di tonnellate, con una crescita del 20,1% rispetto allo stesso mese del 2020. Considerando la prima metà dell’anno, l’output italiano è stato di 12,739 milioni di tonnellate di acciaio, in aumento del 26% tendenziale.

 

IMPORT-EXPORT – La bilancia commerciale siderurgica italiana ad aprile 2021 (ultimo dato pubblicato da Istat) ha registrato un deficit di 1,076 milioni di tonnellate, il più alto da maggio 2020.

Nel quarto mese dell’anno le importazioni italiane di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e tubi sono state pari 2,772 milioni di tonnellate (+75,6% rispetto ad aprile 2020, periodo influenzato dalle chiusure causate dal Covid-19).

Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi siderweb, sulla base dei dati diffusi da Istat, ad aprile i Paesi extra-Ue sono diventati la prima area di provenienza dell’acciaio acquistato con 1,466 milioni di tonnellate, una fetta pari al 52,88% del mercato.

Sul versante delle esportazioni, le consegne ad aprile 2021 hanno raggiunto gli 1,695 milioni di tonnellate, per un incremento totale pari al 59%. Per quanto riguarda le vendite il primo mercato di riferimento sono, invece, i Paesi dell’Unione europea, con una quota pari al 74,31% del totale.

 

CONSUMO E PREVISIONI – Il consumo europeo di acciaio recupererà terreno nel 2021, ma non in misura sufficiente per colmare il gap creatosi nel 2020. Questa la previsione di Eurofer sulla domanda apparente di acciaio (indice che tiene conto anche del ciclo delle scorte).

Secondo l’associazione continentale dei produttori siderurgici, infatti, l’anno scorso la richiesta di acciaio è scesa a 136 milioni di tonnellate dai 154 milioni di tonnellate del 2020, con una contrazione dell’11,1%. Il calo è stato particolarmente accentuato nel secondo trimestre (-24,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019) e terzo trimestre (-10,4%), prima di un rimbalzo nel quarto trimestre (+3,3%).

Per il 2021 le attese sono per un recupero dei volumi, che torneranno vicino al livello del 2019 (152 contro 154 milioni di tonnellate), con un aumento annuo dell’11,7% rispetto al 2020. Il comparto, conclude Eurofer, tornerà sopra al livello del 2019 solo nel 2022, con un consumo apparente di 160 milioni di tonnellate.

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