Corruzione: gli indagati non rispondono al giudice

(red.) Gli indagati nell’ambito dell’inchiesta per corruzione condotta dal pm Donato Greco e legata a presunte mazzette pagate da alcuni imprenditori a dipendenti pubblici per alleggerire i controlli fiscali si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di convalida davanti al Gip del Tribunale di Brescia.
Agli arresti si trovano quattro militari della Guardia di Finanza (Cosimo D’Agnano, Gioacchino Pontrelli, Paolo Greco e Alessandro Cerri), un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Brescia (Mario Micaletto), un commercialista già in cella nell’ambito di una inchiesta su infiltrazioni della ’Ndrangheta al nord (Massimo Bulgari) e un imprenditore (Alessandro Boldoni).
Ai domiciliari sono finiti altri imprenditori che secondo l’accusa sarebbero coinvolti nella vicenda. Si tratta di Bruno Primerano, Roberto Taino, Emanuele Pedroni e Domenico Paterlini, ex sindaco di Travagliato, proprietario di una farmacia dichiarata fallita.

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