Farmaci letali a pazienti Covid, chiuse le indagini su Carlo Mosca

Il primario (sospeso) del pronto soccorso di Montichiari può farsi sentire prima che il magistrato chieda il processo.

(red.) Nelle ore precedenti a mercoledì 26 maggio il magistrato assegnato al caso in procura a Brescia ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini a carico di Carlo Mosca, il primario attualmente sospeso del pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari. Il professionista, accusato di omicidio volontario, si trova recluso agli arresti domiciliari nella sua abitazione dopo che, secondo l’accusa, avrebbe provocato la morte di due pazienti di 61 e 79 anni somministrando loro farmaci non compatibili senza dover effettuare l’intubazione.

Quello, infatti, era il periodo in cui anche l’ospedale monteclarense stava lottando per la continua carenza di posti letto nel momento dell’emergenza sanitaria. Carlo Mosca si è sempre detto innocente e ora aspetterà il mese di giugno quando si rivolgerà in Cassazione – era stato respinto dal primo giudice e anche dal Riesame – per chiedere che gli arresti gli vengano revocati. Chiuse le indagini, il professionista ha venti giorni di tempo per farsi sentire o presentare una memoria difensiva prima che il magistrato possa procedere con l’eventuale azione penale e la richiesta di rinvio a giudizio.

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