Insulti e minacce sui social a Sergio Mattarella: undici indagati

La notizia è giunta ieri nel momento in cui si stavano definendo i dettagli della visita a Brescia il 18 maggio.

(red.) Nella giornata di ieri, martedì 11 maggio, nel momento in cui si definivano meglio tra il palazzo del Quirinale e la Loggia i dettagli del programma della visita istituzionale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella il prossimo martedì 18 maggio in città, spiccava anche la notizia di undici persone indagate in tutta Italia per aver offeso, insultato e minacciato di morte, attraverso i social network, lo stesso Capo dello Stato. Quella emersa al lavoro della procura di Roma è una vera e propria rete di haters attiva sui principali social network.

Come detto, si parla di undici indagati in ogni parte d’Italia, da Torino fino a Padova, Bologna e a Roma e che si sono visti perquisire le abitazioni da parte dei carabinieri del Ros. Tutti dai 44 ai 65 anni, sono accusati di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. Secondo l’accusa, tramite i propri account social avrebbero insultato e persino minacciato di morte il presidente della Repubblica nel periodo in cui l’Italia definiva le misure anti-contagio per combattere la pandemia. Come hanno ricostruito gli inquirenti, tra gli “odiatori” ci sono persone di estrema destra, sovranisti, uno studente, due giornalisti freelance, un impiegato amministrativo di un ospedale di Roma e un professore dell’università del Molise.

Per arrivare agli indagati sono stati studiati i messaggi pubblicati sui social nel periodo dall’aprile del 2020 fino a febbraio del 2021. Un primo risultato si era già avuto lo scorso agosto 2020 quando nei guai era finito un 46enne di Lecce per minacce tramite il web. E dopo la notizia degli undici indagati di ieri, il protocollo di sicurezza e protezione nei confronti del Capo dello Stato dovrà essere ancora più rigido, a partire proprio dalla visita in programma per martedì 18 maggio.

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