Asportazione di un neo, Paolo Oneda verso il ricorso al Riesame

Il medico chirurgo finito agli arresti e in carcere potrebbe chiedere una misura meno pesante rispetto alla cella.

(red.) Paolo Oneda, il medico chirurgo operativo all’ospedale bresciano di Manerbio e finito agli arresti nel carcere di Canton Mombello a Brescia con le accuse di omicidio volontario con dolo eventuale, violenza sessuale e circonvenzione di incapace nella vicenda dell’asportazione di un neo in provincia di Genova potrebbe rivolgersi al tribunale del Riesame per chiedere una detenzione meno pesante. Ne dà notizia Bresciaoggi.

Oneda, lo ricordiamo, si trova detenuto a Brescia nell’ambito dell’indagine di Genova che lo vede coinvolto con il “santone” Paolo Bendinelli per il centro olistico Anidra in cui il chirurgo, senza alcun ambiente adeguato, avrebbe operato Roberta Repetto, deceduta due anni dopo. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Oneda era stato l’unico a parlare e a raccontare la sua versione dei fatti e ora, tramite il suo legale, potrebbe rivolgersi al Riesame per uscire dal carcere.

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