Gonfiano i fatturati del 2019 per ricevere aiuti nell’anno del Covid: indagati

Avrebbero percepito in modo illecito quasi 80 mila euro di aiuti dalle banche come garanzie dallo Stato.

(red.) Ieri, martedì 13 aprile, al tribunale del Riesame di Brescia si è svolta un’udienza nel corso della quale la procura ha impugnato il rigetto del giudice del tribunale ordinario per sequestrare una serie di somme percepite illecitamente da una serie di persone. Si fa riferimento al fatto che otto soggetti – per questo motivo sono stati tutti iscritti nel registro degli indagati – avrebbero percepito in tutto quasi 80 mila euro di prestiti dalle banche, con la garanzia dello Stato, a causa dei fatturati in calo nel 2020, anno dello scoppio della pandemia.

L’accusa nei loro confronti è di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Si parla di imprenditori, commercianti e titolari di società sportive nel settore dilettantistico che avrebbero gonfiato i fatturati del 2019 in modo tale da dimostrare il forte ammanco nei guadagni del 2020. E quindi chiedere e ottenere dalle banche prestiti dai 4 mila di minimo fino a un massimo di 20 mila euro senza averne titolo. Su questo fronte la procura aveva chiesto il sequestro delle somme, ma il giudice aveva respinto. Ora il Riesame si pronuncerà sul ricorso.

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