Massimo Cellino indagato, giudice nega gli arresti domiciliari

Rigettata la richiesta della procura che annuncia ricorso al Riesame. Nei giorni scorsi le perquisizioni.

(red.) Nelle ore precedenti a venerdì 26 febbraio il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Brescia ha rigettato la richiesta della procura di porre il presidente del Brescia Calcio Massimo Cellino agli arresti domiciliari. Si fa riferimento al fatto che il patron delle rondinelle è indagato per reati finanziari per un’inchiesta che aveva portato a una serie di perquisizioni della Guardia di Finanza nella sede della società di calcio in via Solferino a Brescia, ma anche nella sua abitazione a Padenghe.

Indagine nella quale sono coinvolti anche la moglie del presidente, due collaboratori e un membro del consiglio di amministrazione. Secondo il giudice non ci sarebbero elementi gravi tali da disporre gli arresti domiciliari per Cellino, ma la procura di Brescia ha già annunciato ricorso al tribunale del Riesame con udienza fissata al 16 marzo.

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