Inchiesta camici, Fontana (indagato) interviene al Consiglio regionale

Stamattina alle 10,30 è atteso il primo intervento in pubblico del presidente dopo la sua posizione da indagato.

(red.) Questa mattina, lunedì 27 luglio, alle 10,30 i riflettori saranno puntati sul Pirellone in occasione di una seduta del Consiglio regionale della Lombardia (qui la diretta streaming) durante la quale verrà esaminato il rendiconto del 2019 e l’assestamento di bilancio del 2020. Ma soprattutto perché il governatore Attilio Fontana, per la prima volta da quando è emersa la sua posizione da indagato nell’ambito dell’inchiesta sui camici, parlerà in pubblico della propria situazione e fornendo tutti gli elementi con i quali cercherà di difendersi. Anche dagli attacchi politici, a partire da quello del Movimento 5 Stelle che ne ha chiesto le dimissioni e annunciando la possibilità di presentare una mozione di sfiducia.

Il nome del presidente della Regione Lombardia è stato iscritto nel registro degli indagati nei giorni precedenti a lunedì 27 luglio da parte della procura di Milano che indaga sulla fornitura dei camici ai medici durante l’emergenza sanitaria da coronavirus. Proprio il governatore è accusato di frode in pubbliche forniture perché avrebbe tentato di emettere un bonifico da 250 mila euro da un suo conto in Svizzera verso la Dama Spa, l’azienda del cognato Andrea Dini che aveva fornito i camici. Quell’affidamento diretto e senza passare da alcuna gara d’appalto sarebbe poi diventato una donazione.

E in seguito il presidente avrebbe cercato di “rimborsare” in qualche modo il parente con un bonifico, non riuscito e anzi segnalato dalla fiduciaria alla Guardia di Finanza e poi alla procura di Milano, per compensare il mancato introito del cognato. Tuttavia, lo stesso Fontana sottolinea come il conto che gli viene contestato sia stato regolarizzato nel 2015 attraverso la voluntary disclosure ed ereditato dalla defunta madre che aveva i conti alle Bahamas. E questa mattina è atteso proprio l’intervento del governatore.

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