Maxi traffico di doping dall’Est Europa, sei bresciani indagati

Accusati a vario livello di essersi procurati le sostanze che poi vendevano ad atleti e frequentatori di palestre.

(red.) Nell’ambito della maxi operazione “Easy muscles” (muscoli facili) condotta giovedì 30 gennaio dalla procura con i carabinieri e il Nas di Ascoli Piceno in tutta Italia, sono sei i bresciani indagati. Al centro dell’indagine è emerso un traffico di sostanze dopanti provenienti da Bulgaria e Polonia verso l’Italia e che venivano venduti ad atleti e frequentatori di palestre. Utenti che si facevano procurare il materiale (nandrolone, testosterone e ormone della crescita) ordinandolo tramite Whatsapp e Telegram e acquistando con carte Postepay.

Sono cinquanta le persone che sono state controllate e tra questi ci sono sei bresciani con un’età media di 40 anni e che frequentano le palestre. Sono stati denunciati, come molti altri nel Belpaese, per ricettazione, utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze per alterare le prestazioni agonistiche, importazione illegale e vendita di medicinali al pubblico senza autorizzazione.

Nel mirino sono finiti un 42enne di Flero, un 38enne di Carpenedolo, un 43enne di Brescia e un altro di Caino, un 40enne di Castenedolo e un 30enne di Milzano. E’ anche emersa la figura di un 78enne di cui sarebbero stati usati i dati anagrafici per acquistare le confezioni di sostanze dopanti. A livello nazionale era stato scoperto un guadagno di circa 500 mila euro.

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