16enne si confida a scuola e viene salvata dalle nozze combinate

La ragazza, iscritta in una superiore bresciana, ha fatto tramontare un progetto ordito dai suoi genitori.

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(red.) Nel bresciano si è rischiato di avere un nuovo caso simile a quello di Sana Cheema, la giovane che si era rifiutata di accettare un matrimonio combinato in Pakistan e che per questo è stata uccisa dai familiari nel Paese di origine. Stavolta la nuova vicenda, di cui dà notizia il Giornale di Brescia, si è risolta bene a favore di una 16enne. Anche nel suo caso i genitori avevano programmato le nozze con un parente più grande di lei residente in Pakistan e che non conosce.

La giovane è iscritta al terzo anno di una scuola superiore nel bresciano e quando si è sentita dire che avrebbe dovuto sposare un uomo scelto dai genitori si è rifiutata e ha raccontato la sua storia allo sportello psicologico attivo all’interno dell’istituto. Quella testimonianza è stata decisiva perché in seguito sono state attivate tutte le realtà coinvolte, dalle forze dell’ordine fino agli assistenti sociali e alla procura dei minori.

La giovane vuole continuare gli studi e decidere lei cosa intende fare del proprio futuro e non farselo imporre. Dalle testimonianze è emerso che la ragazza aveva degli scontri con i genitori proprio per quelle nozze combinate, ma lo stesso padre e madre hanno poi rivelato alle forze dell’ordine che il progetto era ormai caduto e quindi non è in programma alcun viaggio verso il Pakistan.

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