Aste immobiliari pilotate, arrestati interrogati

I due ai domiciliari registi di un sistema che avrebbe controllato a chi destinare i beni messi in vendita. Un artigiano minacciato li aveva denunciati.

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(red.) Nella giornata di ieri, martedì 28 maggio, in tribunale a Brescia si sono svolti gli interrogatori a carico dei due arrestati che avrebbero pilotato le aste immobiliari per scegliere i destinatari dei beni. Ieri uno di loro non ha voluto rispondere alle domande del giudice delle indagini preliminari Elena Stefana e l’altro invece ha detto la sua verità. Sono rispettivamente l’imprenditore 73enne di Cazzago San Martino e residente a Costa Voipino e il 69enne ex consigliere comunale di Darfo e dirigente dell’Asl della Valcamonica.

Nei loro confronti i legali hanno chiesto misure più leggere rispetto agli attuali domiciliari. Insieme ad altri quattro sono tutti accusati di turbativa d’asta, tentata estorsione e false dichiarazioni. Grazie al denaro promesso il sistema avrebbe convinto alcuni partecipanti alle aste a ritirarsi per aggiudicare i beni a chi era previsto. Su questo avevano indagato i carabinieri della compagnia di Breno e la procura di Brescia dopo che un artigiano aveva denunciato il fatto di essere stato minacciato dopo aver “vinto” un immobile.

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