Auto ripresa con le minacce, altri due indagati

Uno di loro avrebbe detto il falso in una denuncia presentata ai carabinieri. Ma i militari hanno intercettato tutti i cinque coinvolti scoprendo verità.

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(red.) Emergono nuovi aggiornamenti per quanto accaduto a Capo di Ponte, in Valcamonica, nel bresciano, con tre persone finite agli arresti – uno in carcere e due ai domiciliari – per la vendita di un’auto e poi ripresa con le minacce. Infatti, si è arrivati a cinque indagati e non più solo tre. Oltre al 38enne di Esine finito dietro le sbarre e agli amici di 47 e 35 anni di Pian Camuno e Darfo sono nei guai anche un 51enne di Pian Camuno e un altro 35enne di Esine. Il primo per ricettazione e l’altro per favoreggiamento e calunnia.

In pratica il 35enne, secondo l’accusa, avrebbe pianificato con i tre arrestati cosa dire nella denuncia presentata ai carabinieri contro il commerciante di auto che era stato minacciato. Infatti, aveva detto ai militari di aver partecipato alla trattativa in cui si definiva un prezzo che non sarebbe stato quello giusto. E per questo motivo il 38enne di Esine avrebbe preteso la restituzione del veicolo. Peccato per i cinque che i dialoghi all’interno di uno dei loro veicoli siano stati intercettati portando a capire la verità.

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