Scomparsa Bozzoli, pg verso chiusura indagini

Dell'Osso chiederà il processo per i due nipoti e due operai per la sparizione (morte?) dell'imprenditore di Marcheno. Verso archiviazione per Ghirardini.

(red.) Si torna a parlare del caso di Mario Bozzoli, l’imprenditore bresciano di Marcheno sparito – è dato per morto, ma il corpo non è mai stato trovato – l’8 ottobre del 2015 dalla sua fonderia in Valtrompia. Come dà notizia il Giornale di Brescia citando fonti degli inquirenti, il procuratore generale Pier Luigi Maria Dell’Osso che nel 2018 aveva avocato a sé l’inchiesta, è pronto a pubblicare entro maggio l’avviso di chiusura delle indagini. Gli accusati restano i nipoti Alex e Giacomo e gli operai Abu e Oscar Maggi.

Secondo quanto si è profilato nella seconda inchiesta, ci sarebbero motivi economici nella gestione dell’azienda alla base della volontà di voler eliminare l’imprenditore. E la sensazione, considerando che non sono state trovate tracce, è che Bozzoli non sia stato gettato nel forno come era emerso all’inizio, ma portato all’esterno della fabbrica a bordo di un camion. Nello stesso quadro di indagine, seppur in un’inchiesta diversa, c’è anche la posizione dell’operaio Giuseppe Ghirardini che era stato trovato morto avvelenato a Ponte di Legno. Nel suo caso si va verso l’archiviazione, vista che resta l’ipotesi del suicidio.

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