Villongo, addetta bresciana nei guai per assenteismo

(red.) Donatella Chiari, 44 anni bresciana di Chiari e dipendente comunale a Villongo, nella bergamasca, era balzata alle cronache per aver investito e ucciso con la sua auto Agron Bashmeta. L’uomo, come aveva raccontato la stessa donna, la perseguitava da tempo fino a quel giorno quando la 44enne, bloccata all’ingresso al lavoro proprio dall’uomo, si era rifugiata sulla sua vettura in sosta e poi aveva ingranato la marcia uccidendo lo stalker. Versione poi confermata dall’autopsia, tanto che il caso giudiziario nei confronti della bresciana è destinato a finire in archivio.

Ma c’è un’altra vicenda che coinvolge la clarense. Nel gennaio del 2016, infatti, la donna venne denunciata con l’accusa di assenteismo. Interrogata dal giudice nel maggio dello stesso anno, nei suoi confronti non era stato emesso alcun provvedimento perché non c’erano indizi gravi. Tuttavia, il fatto che la 44enne si fosse giustificata di quelle assenze in Comune per il suo stato di salute aveva indotto gli inquirenti e proseguire nelle indagini, anche sulla base di un esposto del Comune.

E si è scoperto che i certificati medici presentati e rilasciati da tre ospedali, di cui Milano e Brescia, per venti giorni di malattia erano falsi, compreso quello rilasciato al giudice. Di conseguenza è scattata la misura cautelare per assenteismo nei confronti della donna. E da venerdì 25 agosto, su ordinanza del giudice, è stata sospesa dall’incarico comunale. Al contrario, i legali della donna considerano veri quei certificati.