Falso lavoro, via 60 permessi di soggiorno

I carabinieri di Pralboino hanno scoperto che centinaia di migranti mostravano falsi documenti di assunzione in cambio della carta per restare in Italia.

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(red.) I carabinieri bresciani della caserma di Pralboino hanno scoperchiato un vasto sistema sospetto fatto di rilasci di permessi di soggiorno a cittadini extracomunitari. I militari hanno analizzato vari documenti dello sportello unico dell’immigrazione delle prefetture italiane e degli uffici delle questure per verificare qualcosa che non andava. I datori di lavoro dai quali risultava la firma sui contratti di occupazione in azienda, condizioni indispensabili per ottenere il permesso di restare in Italia, non esistevano. Tanto che i carabinieri hanno poi svolto numerosi sopralluoghi nelle realtà lavorative indicate dagli stranieri.
L’indagine era già partita nel 2015 portando a diverse condanne da parte del tribunale di Brescia nei confronti di vari extracomunitari. Le nuove posizioni emerse tra centinaia di altri cittadini stranieri hanno portato ad emettere varie denunce per falsità ideologica e materiale che potrebbero mandare gli indagati a processo. I carabinieri di Pralboino hanno inviato a tutti gli uffici la richiesta di revocare il permesso di soggiorno per gli immigrati che avevano usato questo trucco e per 60 di loro è già stata disposta.

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