Strage Bosnia 1993, si cerca cugino di Paraga

(red.) Hanefija Prijic, detto Paraga, l’uomo accusato di aver ordinato l’omicidio della comitiva bresciana il 29 maggio del 1993 a Gornji Vakuf, durante la guerra nell’ex Bosnia Erzegovina, non sa dove si trovi il cugino Dino Prijic. Ma è sicuro che non si potrà trovare. Sono i nuovi sviluppi che emergono dall’indagine aperta a Brescia sui fatti bosniaci. Un gruppo formato da Guido Puletti, Fabio Moreni, Sergio Lana, Christian Penocchio e Agostino Zanotti si recò sul posto per portare aiuti e sostegno alle popolazioni colpite dalla guerra. Ma “Paraga” avrebbe teso loro un’imboscata ordinando l’uccisione. Si salvarono solo Penocchio e Zanotti che sono tornati a testimoniare nella nuova indagine aperta a Brescia. Uno degli esecutori materiali di quel delitto fu, secondo l’accusa e confermato dal comandante paramilitare, proprio Dino Prijic.
Ma su di lui non si hanno notizie, tanto che sono stati attivati nuovi contatti con la Bosnia per approfondire la situazione. Si parla di morte o di trasferimento in Canada, mentre “Paraga” non avrebbe notizie sulle sorti del parente. Anche in Bosnia, intanto, è stata aperta un’altra inchiesta che vede cinque indagati, compreso il latitante. Sul fronte bresciano l’indagine condotta dal pubblico ministero Silvia Bonardi non è stata ancora conclusa e nemmeno chiesto il giudizio. Ma si cerca di fare presto visto che l’ordinanza di custodia cautelare nel carcere di Canton Mombello, dove si trova Hanefjia Prijic, scade il 28 ottobre. Dopo quel giorno potrebbe tornare libero.