Delitto Erbusco, fermati due italiani

Martedì 19 notte i carabinieri hanno bloccato due presunti responsabili per l'omicidio del 12 di Riadh Belkahla, ucciso con 60 coltellate.

Delitto Erbusco(red.) A una settimana di distanza, c’è una svolta sul fronte delle indagini per il delitto di Erbusco, nel bresciano. Nella notte di martedì 19 aprile i carabinieri di Chiari e Brescia hanno fermato due italiani, di cui un uomo e una donna, ritenuti responsabili dell’omicidio di Riadh Belkahla. Il tunisino di 48 anni era stato trovato senza vita da due medici di ritorno dal turno di lavoro nella tarda serata di martedì 12 aprile. In via Manzoni c’era la sua auto e accanto, riverso a terra, il corpo dell’uomo. L’autopsia ha stabilito che il nordafricano, in Italia da vent’anni e residente con la moglie e una figlia a Rovato, era stato ucciso da 60 coltellate.
Probabilmente da due armi contundenti. Gli investigatori hanno esaminato il cellulare della vittima, trovato all’interno dell’auto, controllando le ultime conversazioni e scambi di messaggi e rinvenendo decine di chiamate. Il sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani, a capo dell’inchiesta, ha chiesto e ottenuto il fermo dei due presunti assassini. Il tunisino aveva avuto alcuni precedenti per spaccio di droga e uso di banconote false.

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