Brescia, 93 nuovi croci sull’asfalto nel 2012

Nell'anno appena concluso è ancora pesante il tributo di vittime sulla strada. Ad aprile un sinistro sulla Ss 567 ha spazzato via un'intera famiglia di 4 persone.

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(red.) Il 2012 si è chiuso con un bilancio tragico sulle strade bresciane: sono 93 infatti le croci che si aggiungono a quelle degli anni precedenti.
Il numero di morti in incidenti nell’anno appena archiviato è inferiore a quello del 2011, quando le vittime furono, complessivamente, 105. Dodici mesi prima, però, i morti erano stati  82.
Il cammino per l’azzeramento dei sinistri è ancora molto lungo e fondamentale è, come sempre, l’opera di prevenzione che la Associazione Familiari vittime della strada di Brescia, guidata da Roberto Merli mette in campo con diverse iniziative spalmate durante tutto l’anno.
Guardando però alla fredda statistica dei numeri, i mesi più tragici del 2012 sono stati quelli di aprile e di agosto, entrambi contrassegnati da 11 vittime.
Settembre invece ha registrato “solo” due decessi, mentre la media dei restanti mesi si aggira attorno alle 8 vittime ciascuno.
E’ durante il fine settimana che l’incidenza dei sinistri subisce generalmente un’impennata: nei week end del 2012 sono avvenuti il maggior numero di decessi su strada, anche se le ore più critiche sono quelle comprese tra le 12 e le 18. A perdere la vita in numero maggiore sono stati gli uomini rispetto alle donne.
Il mese di gennaio 2012 si era aperto con un drammatico Capodanno, in cui avevano perso la vita ben quattro persone, tre giovani di età compresa tra i 23 ed i 37 ed un anziano di 71 anni.
Situazione quasi identica anche a dicembre 2012, dove si erano succeduti diversi incidenti nei primi tre giorni del mese, con un tributo di sei vittime.
Ad ottobre, in una serie spaventosa di incidenti, sono deceduti tre pedoni, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Ed è pesante il tributo pagato proprio da questa categoria di cosiddetti “utenti deboli” della strada: dieci le persone travolte da mezzi mentre camminavano o attraversavano la strada. E sono stati 7 invece ciclisti che hanno perso la vita nel Bresciano.
Il dato forse più impressionante è quello che riguarda i motociclisti: 30 quelli che hanno trovato la morte sulla loro strada. Per uno strano caso del destino, le uniche due vittime del mese di settembre sono stati proprio due centauri.
A questa ultima categoria di utenti della strada appartiene la storia drammatica di due amici, Filippo Zani e Lorenzo Ruggeri, rispettivamente di 24 e 26 anni, morti a poche ore di distanza l’uno dall’altro a seguito di un incidente avvenuto a Sonico.
Un terribile incidente avvenuto il 1° aprile di quest’anno a Montichiari, lungo la statale 567, ha spazzato via un’intera famiglia originaria della Romania: padre madre e due figli, uccisi in un frontale tra auto. A morire tra le lamiere della vettura Carmen Viorika, 37 anni, il marito Balan Costel di 44 e i due ragazzi di 16 e sei anni, Claudiu Iulian e Robert Valentin.
L’ultimo incidente del 2012 è avvenuto la Vigilia di Natale sull’autostrada A4 in territorio comunale di San Bonifacio (Verona). A perdere la vita un autotrasportatore 62enne, Severino Zenegaglia, di Pozzolengo, dipendente della Agrofer, in provincia di Brescia.
La vittima era alla guida del furgone della ditta, ed era in viaggio lungo l’autostrada A4, in direzione Verona, per consegnare del materiale a un suo cliente di Treviso. Nei pressi del territorio di San Bonifacio, il veicolo di Severino Zenegaglia  è stato tamponato da una Audi Q3 guidata da un 34enne di Desenzano del Garda. Dopo l’urto, il 62enne è stato sbalzato dall’abitacolo finendo al suolo. Un terzo veicolo, un furgone, ha travolto la vittima trascinandola per alcuni metri senza nemmeno fermarsi.

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