Porte Franche, “annullare referendum”

Lo chiede Legambiente al presidente Mattarella. "E' illegittimo perché proposto dal sindaco che deve essere imparziale. Non si può votare su urbanistica".

Porte Franche(red.) Sul progetto di ampliamento del centro commerciale Le Porte Franche di Erbusco, nel bresciano, viene mobilitato persino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il motivo riguarda il referendum di domenica 29 maggio al quale i cittadini sono chiamati a pronunciarsi per dare l’assenso o il diniego alla proposta di allargamento del complesso sotto la collina. Ma Legambiente, che comunque sottolinea di essere da sempre contraria al progetto, ha presentato un esposto al Quirinale. Condiviso anche da Silvio Parzanini, presidente del Parco Agricolo Franciacorta. Viene contestata la legittimità della consultazione perché lanciata dal sindaco.
Da una parte e dal punto di vista regolamentare si ritiene che il referendum non sia legale e dall’altra l’associazione contesta il primo cittadino per essersi fatto coinvolgere e non essere stato imparziale per un’iniziativa privata. In più, i contestatori del referendum dicono che non può essere convocata una consultazione sulla parte urbanistica del territorio. Di questo se ne parlerà martedì 24 maggio alle 20,30 durante un incontro proposto dal comitato Villa Pedergnano al teatro di Erbusco.

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