Cava Castella, Tar deciderà nel 2017

Mercoledì 11 è stato discusso il ricorso della società contro il diniego della Regione ad aprire nuove discariche. Ma la sentenza è attesa a gennaio.

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Cava Castella(red.) Si dovranno aspettare sette mesi prima di conoscere il destino della cava Castella, tra Buffalora, Rezzato e Castenedolo, nel bresciano, dove l’omonima società vorrebbe smaltire, in otto anni, 1,8 milioni di metri cubi di scarti non pericolosi. Il progetto era stato presentato nel 2011, ma i comuni interessati, insieme a quelli confinanti di Botticino, Mazzano e Borgosatollo e il comitato Codisa, si erano opposti. Sulla zona, infatti, lamentano già diversi punti critici per la presenza di altre discariche. Così, per oltre cinque anni si è passati a progetti modificati e integrati, ma tutti mirati a realizzare sul posto una cava di rifiuti.
All’idea si erano già opposti la Provincia, l’Arpa e l’Asl di Brescia. Poi l’8 febbraio era arrivato il diniego anche da parte della Regione Lombardia che avrebbe potuto dare la parola definitiva sul “no” alla discarica. Ma la società Castella ha deciso di presentare un ricorso al Tar di Brescia contro la posizione negativa del Pirellone. Il punto è stato trattato mercoledì 11 maggio, ma il tribunale ha deciso di rinviare la decisione nel merito al 25 gennaio del 2017. E così l’area resta nel limbo per sette mesi.

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