Brescia “rossa”, troppi pesticidi nelle acque

Su 19 punti di controllo tra superficiali e sotterranee, l'Ispra ha notato undici zone dove il livello di glifosato è oltre i limiti consentiti da legge.

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fiume in piena(red.) Su 19 fonti d’acqua bresciane, tra quelle superficiali e sotterranee, controllate dall’Ispra sul 2016, 11 hanno concentrazioni di pesticidi oltre i limiti di legge. Le indagini dell’istituto sono legate al piano di analisi compiuto dall’Arpa Lombardia dal 2012 al 2014 e accertano come la situazione bresciana sia da bollino rosso in più punti, ma migliore rispetto al resto della regione. Secondo quanto scrive Bresciaoggi, il pesticida più rilevato è il glifosato, un’erbicida usato nel campo agricolo, ma anche in settori più cittadini.
Per quanto riguarda le acque superficiali, sono state trovate criticità nella zona di Pozzolengo, Castenedolo, Gussago, Villa Carcina, Castelmella, Pralboino, Verolanuova, Castrezzato, Cazzago San Martino, Gottolengo e Flero. In quelle sotterranee, invece, sono stati notati livelli oltre i limiti tra Azzano Mella e Brescia per il bacino dell’Oglio-Mincio in alta pianura. Nel resto della provincia, soprattutto sui monti della Valcamonica e Valtrompia e sul lago di Garda, la situazione è entro i limiti. Dall’Ispra sottolineano anche come i controlli realizzati sul bresciano siano tra i più capillari a livello lombardo.

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