Sarezzo, pro e contrari alla centrale “fluff”

Progetto pilota di una raffineria per riciclare lo scarto dei metalli dalle auto. Soluzione per produrre combustibile. Cittadini preoccupati.

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Foto dal Giornale di Brescia

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(red.) Dai giorni precedenti a lunedì 21 marzo c’è una situazione ambientale che sta preoccupando i cittadini di Sarezzo, nel bresciano. La vicenda è legata alla Raffineria Assisi Metalli che si occupa di ripulire i prodotti grezzi in metallo dal fluff. Materiale che generalmente viene portato in discarica, ma per il quale la stessa azienda ha avviato un progetto pilota per riciclarlo. Nell’ambito della società Sares Green, nel 2011 è arrivato il via libera ad aprire un impianto sperimentale alimentato con cruscotti, sedili e altri componenti di plastica delle auto rottamate per produrre vari materiali. Carbone solido da mandare alle acciaierie, idrocarburi liquidi per farne gasolio, gas per soluzioni termiche e acqua da smaltire. Il tutto, con un investimento di 6 milioni di euro e per il quale la società ha chiesto alla Regione Lombardia l’autorizzazione definitiva per aprire la sede già disponibile e dove iniziare a lavorare.
L’amministratore delegato Tiberio Assisi parla di 25 milioni di euro per realizzarlo e portando a trenta nuovi posti di lavoro. L’impianto pilota è stato al centro di un open day sabato 19 marzo in via Unità d’Italia, per mostrare agli utenti il meccanismo. Secondo i vertici della società, trattandosi di una lavorazione a basse temperature, l’unica emissione sarebbe quella derivante dalla combustione del metano, come una caldaia, insomma. L’idea è quella di una tecnologia innovativa e sostenibile, per la quale il Comune di Sarezzo emetterà un parere consultivo al Pirellone. Ma all’esterno una cinquantina di cittadini ha protestato contro l’impianto e armati di striscioni “basta veleni”. Lamentano il fatto che a Sarezzo, soprattutto nella frazione di Ponte Zanano, ci siano numerose aziende che porterebbero a un inquinamento oltre i limiti di legge. Senza dimenticare che a pochi passi c’è la sp 345, tra le più trafficate della provincia di Brescia.

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