Prostituzione minorile, Fumagalli dal gip

Venerdì 19 il conduttore tv sarà interrogato per la sua posizione nell'inchiesta bresciana. Rimosse pagine social e sospese le partecipazioni.

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Fumagalli(red.) Quello di venerdì 19 febbraio sarà il giorno dell’interrogatorio per il popolare conduttore tv Corrado Fumagalli. Il celebre personaggio è coinvolto nell’inchiesta della procura di Brescia sulla prostituzione minorile che ha portato a undici arresti, tutti ai domiciliari, con l’aggiunta del dodicesimo rappresentato proprio da Fumagalli. E’ rientrato mercoledì 3 febbraio da una vacanza in Brasile dove si trovava prima che l’operazione venisse messa a segno dai carabinieri. Dalla Malpensa è stato poi condotto alla caserma di Treviglio per la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare e infine portato a casa dove è costretto ai domiciliari. Venerdì 19, alle 13, dovrà rispondere alle domande del giudice delle indagini preliminari di Brescia Alessandra Sabatucci che ha firmato gli arresti. Il popolare conduttore tv dovrà chiarire la sua posizione a proposito dei rapporti sessuali che lui, insieme agli altri undici fermati, avrebbe compiuto con cinque ragazzi minorenni, di cui un bresciano.
La maggior parte degli incontri sarebbero avvenuti nella bergamasca e, tra gli altri, con un sacerdote, l’allenatore di una squadra di calcio giovanile e un agente di polizia. Per quanto riguarda Fumagalli, avrebbe portato i ragazzi a fare spese al centro commerciale Orio Center di Bergamo per poi condurli nella propria villa a Pognano dove consumare le prestazioni. Tutti atti che avrebbero procurato ai giovanissimi vari regali, tra cellulari, biglietti di Gardaland e cene. Dal punto di vista della difesa, sembra che il conduttore delle trasmissioni “hot” in tv sia deciso a confermare i rapporti a pagamento, ma non che sapesse fossero minorenni. Intanto, Fumagalli ha deciso di cancellare tutti i profili e pagine di fan sui social network riconducibili a lui e di sospendere le partecipazioni a trasmissioni televisive e fiere. Situazione che potrebbe essere portata avanti anche nel caso in cui il giudice decidesse che può continuare il lavoro.

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