Campo via Labirinto, nomadi si difendono

I venti "residenti" del campo sequestrato martedì 9 dalla Locale dicono di averlo acquistato nel 2014 e di non sapere di una discarica sotterranea.

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Campo via Labirinto(red.) Comune di Brescia, Asl e Arpa. Il trio si troverà venerdì 12 febbraio intorno a un tavolo per valutare ogni decisione sul campo nomadi di via Labirinto 420 dopo il sequestro da parte della procura. Sotto il terreno, infatti, secondo l’accusa, sarebbero stoccati diversi rifiuti di vario genere, anche industriale. La magistratura bresciana affiderà ad alcuni periti l’incarico di controllare se i materiali sotterrati siano pericolosi. In base a questo, palazzo Loggia potrebbe ordinare lo sgombero delle roulotte e delle venti persone presenti nel campo.
Ma gli stessi “residenti” si dicono pronti ad avviare vie legali se dovessero essere allontanati. Uno di loro, infatti, ha sottolineato che i presenti hanno comprato il terreno nel 2014 da un privato e quindi avrebbero diritto a stare sul posto. Nonostante l’area, per disposizione comunale, sia considerata agricola. Mentre l’ex proprietario non avrebbe detto loro che sotto il terreno si trova una discarica abusiva. Intanto, proprio lui è finito nel mirino della procura di Brescia per gestione illecita di rifiuti.

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