Incendio auto corso Martiri, corto circuito?

(red.) Opera di un piromane o un semplice corto circuito? I carabinieri della Compagnia di Brescia stanno indagando sull’incendio che giovedì notte 4 febbraio, intorno all’1, ha colpito due auto parcheggiate all’incrocio tra corso Martiri della Libertà e corso Palestro, nel pieno centro storico della città. Nell’episodio, è rimasta bruciata una Mazda 6 da dove è partito il rogo ed è stata danneggiata una Fiat Punto che si trovava a poca distanza. Era stato un passante alle prese con il ritorno a casa a quell’ora a segnalare l’incendio, facendo arrivare sul posto tre autobotti dei vigili del fuoco per evitare che le fiamme si propagassero ulteriormente. Quando sono terminate le operazioni di spegnimento e bonifica, le forze dell’ordine hanno iniziato a svolgere tutte le verifiche del caso.
Dopo gli episodi di via Tosoni e quelli più gravi di via Chiusure, c’era la sensazione che potesse trattarsi di un nuovo atto doloso. Per questo motivo i militari hanno raggiunto proprio la casa dell’incendiario seriale di via Chiusure trovandolo a dormire nella propria abitazione. Quindi, hanno accertato che non fosse lui il colpevole. Nelle ore successive, durante i rilievi più approfonditi e nei momenti in cui l’auto distrutta veniva rimossa, non sono state trovate tracce di carta o micce varie come era avvenuto in via Tosoni. La sensazione, quindi, è che l’incendio possa essere divampato per un corto circuito e non per un atto doloso. Ma le indagini vanno avanti.