Nuove Ztl, commercianti infuriati

Dall'1 febbraio le limitazioni dalle 8 alle 20 e per 24 ore in via Mazzini e San Martino. Contrada Cavalletto protesta: così noi chiudiamo.

Più informazioni su

Ztl(red.) 24 ore di “stop” in via San Martino e via Mazzini e 12 ore, dalle 8 alle 20, in via Cattaneo, Contrada Cavalletto, corso Garibaldi, via Tosio e via Pace. Sono i varchi Ztl che saranno attivati con questa modalità a partire da lunedì 1 febbraio per chi raggiunge il centro storico di Brescia in auto. Ma l’intenzione di palazzo Loggia è quella di allestirne altri in breve tempo, probabilmente in un mese, per coprire anche via Musei, via Trieste e via Fratelli Bronzetti. In particolare, le telecamere previste per via Cattaneo saranno montate all’uscita verso via Mazzini, quelle di via Musei all’ingresso di via Tito Speri e all’angolo tra via Trieste e via X giornate, oltre, appunto, a via Bronzetti. Una soluzione voluta dall’assessorato alla Mobilità del Comune per ridurre il traffico in città. L’investimento per i nuovi “occhi” elettronici da montare (escluso quello di via Bronzetti già in dote) è di 90 mila euro messi a disposizione dalla Regione Lombardia. Il progetto finale, insieme alla pianificata pedonalizzazione di piazza Paolo VI, porterà il nucleo centrale di Brescia ad essere off-limits dalle 8 alle 20 per le auto non autorizzate.
Si vuole puntare così a incentivare il trasporto pubblico, la metropolitana e il bike sharing. Ma dopo le disposizioni in partenza dall’1 febbraio, i commercianti di Contrada Cavalletto sono sul piede di guerra. La zona ha visto molte attività chiudere i battenti a causa della crisi e l’idea di non poter entrare fino alle 20, nemmeno per i fornitori, ha mandato in subbuglio i negozianti. Dicono che spesso i clienti arrivano sul posto proprio in auto, ma non sarà più possibile. Per questo motivo hanno avviato una raccolta firme per chiedere di modificare la limitazione. Se i veicoli non passeranno più, infatti, secondo loro la zona potrebbe dare spazio a tossicodipendenti e malintenzionati. L’opinione comune tra i commercianti è che in certe zone dove si trovano attività di lustro non si sia voluto calcare la mano.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.