Brescia-Cesena, romagnoli al ricorso?

Secondi i bianco neri, l'arbitro avrebbe commesso un errore tecnico sull'espulsione di Molina nel primo tempo. Non si fermano le polemiche.

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Espulsione(red.) Due espulsioni in campo, quelle di Molina e Cascione e due in panchina, tra l’allenatore Drago e il suo vice. Non si sono ancora fermate le polemiche da parte del Cesena dopo la sconfitta per 2-1 rimediata domenica 17 gennaio nella gara di calcio al Rigamonti contro il Brescia. I romagnoli si sono scagliati contro l’arbitro Ivano Pezzuto di Lecce per il cartellino rosso rifilato a Molina nel primo tempo per un fallo commesso quando la palla era lontana e poi sul rigore siglato da Andrea Caracciolo per il vantaggio lombardo. Nella seconda azione, infatti, secondo gli ospiti il penalty sarebbe stato troppo generoso quando Kupisz è finito a terra.
Ma le polemiche potrebbero avere un clamoroso strascico giudiziario sportivo, passando dal campo alle aule e, forse, ancora al campo. Secondo quanto scrive il Giornale di Brescia citando il pensiero della dirigenza cesenate, il direttore di gara avrebbe falsato la gara e commesso un errore tecnico dopo l’espulsione di Molina. Nella circostanza, l’arbitro ha fatto ripartire l’azione da una punizione nonostante in precedenza il giocatore del Brescia Embalo avesse concluso fuori. In pratica, stando ai romagnoli, Pezzuto avrebbe dovuto far riprendere con un rinvio dal fondo. Un errore che potrebbe portare il Cesena a chiedere di rigiocare la partita.

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