Ospitaletto, centrale a biomasse avanza

La cooperativa Fraternità a capo del progetto propone di dimezzare la potenza dell'impianto. Ma comuni e cittadini continuano a essere critici.

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biomasse no cartellone(red.) La centrale a biomasse prevista tra Ospitaletto e Castegnato, nel bresciano, tanto contestata dai Comuni e dai comitati ambientalisti, si avvicina alla realizzazione. Mercoledì 13 gennaio si è svolta una Conferenza dei servizi per affrontare tutti i possibili elementi critici, ma la cooperativa Fraternità, a capo del progetto, ha lanciato una soluzione. Intende ridurre la potenza dell’impianto dai 2,4 megawatt, come prevede il piano originale, agli 1,2. Un dimezzamento che consente alla centrale di rispettare la normativa sui limiti e di vedersi comunque l’impianto richiesto.
Al tavolo, l’Asl ha confermato il suo diniego, mentre l’Arpa ha dato parere favorevole, purché siano rispettati i vincoli. Dall’altra parte, invece, ci sono i due Comuni coinvolti, i cittadini e i comitati per l’ambiente, da sempre critici. Secondo le osservazioni contrarie al progetto, la centrale a biomasse produrrebbe inquinamento acustico, polveri sottili in una zona tra le più colpite e potrebbe dare problemi alle colture agricole. E’ stato anche evidenziato il fatto che a poca distanza ci sono alcune sedi protette per disabili. In ogni caso, di questi e altri punti considerati delicati se ne parlerà al tavolo successivo convocato per venerdì 22 gennaio.

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