Via Mazzucchelli, omicidio o caduta?

Si indaga sul ritrovamento, lunedì 7, del corpo di Pierangelo Bornati nel suo appartamento. Presunte liti e droga nel rapporto con la moglie.

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Bornati(red.) E’ mistero sul ritrovamento, nella tarda mattinata di lunedì 7 dicembre, in un palazzo di via Mazzucchelli a Brescia, del corpo senza vita di Pierangelo Bornati, di 45 anni. E’ stata una vicina di casa, che risiede in un appartamento al secondo piano, sotto quello della vittima, a dare l’allarme. Avrebbe sentito lo scrosciare dell’acqua per più di un’ora e, vedendo le proprie pareti bagnate, sarebbe salita bussando alla porta per chiedere spiegazioni. Ma nessuno rispondeva, così la donna ha allertato i vigili del fuoco e la polizia locale. Poi l’amara scoperta. Nel momento in cui i pompieri sono riusciti a entrare dall’esterno attraverso una finestra, hanno notato il cadavere dell’uomo vestito e con una profonda ferita alla testa. Dall’altra parte, invece, c’era l’acqua che continuava a uscire nella vasca.
Sul posto sono giunti gli agenti della Squadra Mobile di Brescia con i tecnici della Scientifica che hanno svolto tutti i rilievi del caso all’interno dell’appartamento e lungo le scale verso il terzo piano dello stabile. Pochi minuti dopo le 12,30, quando è stata segnalata la presenza del cadavere, è giunta anche la moglie russa Olga Zaytseva e il figlio. Entrambi sono stati portati in questura per essere interrogati. L’inchiesta è condotta dal pubblico ministero di Brescia Valeria Bolici che ha raggiunto il luogo con il dirigente della Mobile Giuseppe Schettino per poi tornare in questura. Martedì 8 dicembre all’obitorio dell’ospedale Civile di Brescia sarà disposta l’autopsia sul corpo di Bornati per il quale tutte le piste sono aperte. L’uomo, infatti, potrebbe essersi provocato quella ferita alla testa dopo una caduta e prima di immergersi nella vasca. Oppure l’acqua potrebbe essere stata usata come palliativo per sviare le indagini e il 45enne potrebbe essere stato ucciso.
L’uomo, titolare di un negozio di vini al Villaggio Sereno, quartiere di Brescia, viene definito dai vicini di casa e dai conoscenti come una persona gentile e cordiale. Si punta l’attenzione sui rapporti con la moglie russa, una relazione che sarebbe stata piena di alti e bassi, con violenze e liti quotidiane. Inoltre, in casa sarebbe stata trovata della cocaina al vaglio degli inquirenti. Dal punto di vista delle indagini, è stata sentita insieme al figlio e alla vicina di casa che ha lanciato l’allarme. Sembra anche che sia stato trovato un bastone nel cortile dello stabile, ma le impronte ed eventuali tracce di sangue sono tutte da valutare.

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