Rischio idrogeologico, 1,7 mln per Brescia

Stanziamento annunciato dall'assessore lombardo al Territorio Viviana Beccalossi. Presentato lo studio per Pisogne dopo sette frane nel 2014.

Rischio idrogeologico(red.) Sul fronte del rischio idrogeologico, nel bresciano arriveranno 1,7 milioni di euro per attivare tredici cantieri. L’ha annunciato l’assessore regionale all’Urbanistica e Territorio Viviana Beccalossi dal Pirellino a Brescia lunedì 19 ottobre. L’occasione è giunta durante la presentazione di uno studio sul caso di Pisogne dopo sette frane nel 2014 a causa del Trobiolo e Tufere e 700 evacuati nel 2000. A livello lombardo sono stati stanziati 9 milioni di euro per 67 opere con cui sistemare i corsi d’acqua e intervenire sui territori.
Si partirà prima con le aree intorno alle città metropolitane, poi le zone più a rischio dove si possono allestire fin da subito i cantieri e infine sul resto, fermo restando che le eventuali emergenze saranno oggetto prima di tutte le altre. L’assessore sottolinea il fatto che i fondi arrivano dalla Regione, mentre “il Governo non ci ha ancora detto nulla sui 30 milioni promessi dal 2014 e quando giungeranno”. La parola d’ordine secondo Beccalossi è “prevenzione” per evitare che diverse situazioni a rischio possano provocare guai più grandi. Non a caso la Valcamonica, tra Pisogne e Sonico, è quella più interessata e predisposta a smottamenti, soprattutto durante le piogge intense.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.