Manerba, 300 al corteo contro i bocconi

Con 150 cani la manifestazione per combattere la presenza delle esche al veleno. L'ex ministro Michela Brambilla chiede l'aiuto della prefettura.

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Brambilla(red.) Più di 300 persone hanno partecipato domenica 27 settembre al corteo per protestare contro i bocconi avvelenati che hanno ucciso otto cani in estate tra Manerba e Moniga del Garda, nel bresciano. La manifestazione è stata promossa proprio dai proprietari degli animali che non sono scampati alle esche insieme a quelli che, per fortuna, ce l’hanno fatta perché soccorsi in tempo. Sui prati del Perlino, una delle zone più a rischio, c’erano anche 150 cani per accompagnare le persone tra guinzagli e museruole. L’obiettivo è stato quello di sollevare l’attenzione sull’avvelenamento degli animali per opera di un insetticida che qualche ignoto mette in pezzi di carne disseminati nei parchi e aree verdi.
Una sostanza che, però, può essere usata solo da chi ha il patentino e quindi le indagini potrebbero essere meno complicate. Per questo è stato predisposto un tavolo tra Comune, guardie Ecozoofile dell’Anpana, carabinieri e Polizia locale che hanno chiesto anche la collaborazione dei cittadini. Al corteo, partito da piazza di Solarolo e lungo il Perlino e Zocco, c’era anche il sindaco Isidoro Bertini e l’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la difesa degli Animali. Ha chiesto che anche la prefettura entri in campo per un “problema a livello provinciale che crea danni agli animali e alla natura, ma rischia di far male anche ai bambini”.

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