Macogna, stoccati anche rifiuti di Expo?

I periti nominati dalla procura per l'inchiesta sulla discarica sequestrata devono verificare autorizzazioni, quantità di materiali e qualità.

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Macogna(red.) Nella discarica Macogna, nel bresciano, sequestrata l’11 settembre per la presenza di alcune scorie di fusione con alcuni parametri chimici oltre il limite di legge, potrebbero esserci anche i rifiuti di Expo. Si tratta di un sospetto che hanno gli inquirenti e riportato da Il Giorno, ma che i periti nominati dalla procura di Brescia dovranno verificare. Dopo i sigilli apposti sulla cava in seguito ai test di Arpa e dei cittadini che si erano affidati a un laboratorio privato, certificando concentrazioni alte di molibdeno, bario e Tds, il pubblico ministero Silvia Bonardi ha aperto un’inchiesta.
Nel procedimento sono indagati per presunto smaltimento di rifiuti “irregolari” Claudio Gaffurini, Sergio Gaffurini ed Ettore Lonati. Si tratta del proprietario della Drr a capo della discarica, del gestore dei trasporti per i materiali e del delegato dell’Alfa Acciai da dove arrivano i rifiuti. La Drr di San Polo ha criticato i risultati dell’Arpa che ora procederà con le contro analisi. I periti nominati dalla procura avranno tre mesi di tempo per controllare le autorizzazioni di smaltimento, quanti rifiuti sono stoccati e di che tipo. Con il sospetto che ci siano anche quelli arrivati dall’esposizione internazionale di Milano.

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