Caffaro, “Brescia in ritardo su piano”

Il ministro dell'Ambiente Galletti risponde al deputato Caparini (Lega) e non dà indicazioni sulle cifre necessarie. Ancora inquinanti sotto terra.

caffaro-mascherina(red.) La Caffaro di Brescia e i suoi veleni sotterranei tornano al centro dell’attenzione dopo che giovedì 3 settembre il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha dato notizia al sindaco Emilio Del Bono e al diretto interessato della nomina di commissario a Roberto Moreni. La Corte dei Conti, infatti, ha registrato il decreto e può iniziare la fase operativa sul campo. Il rappresentante del Governo ha anche aggiunto che “è necessario iniziare la bonifica di un’area molto delicata sotto il profilo ambientale, che ha bisogno di risorse pubbliche e del rispetto degli obblighi da parte dei privati”. Ma su quante risorse servano, il ministro non ha dato indicazioni. Come riporta Bresciaoggi, Galletti a maggio ha risposto a un’interrogazione parlamentare del deputato bresciano della Lega Nord Davide Caparini sul tema. Di fatto, sarebbero stati spesi 9,8 milioni di euro a carico del ministero per compiere il monitoraggio, analisi e indagini epidemiologiche.
Ma Brescia sarebbe in ritardo nella definizione di un piano di bonifica, per questo motivo l’importo dei lavori è da decifrare. Sui 40 siti di interesse nazionali in Italia sono previsti 1,6 miliardi di euro e di questi, 58 milioni dovrebbero raggiungere Brescia. Su un altro fronte, invece, i veleni derivanti da pcb, cromo esavalente, solventi e mercurio continuano a inquinare i sotterranei di Brescia. Lo dice un’indagine dell’Arpa svolta tra il 2014 e 2015, a dieci anni dall’ultima campagna di monitoraggio. Le zone più a rischio sono proprio la Caffaro e altre da identificare, mentre ci sarebbe anche lo stabilimento Iveco. Il risultato parla di sotterranei e falde inquinate per le quali A2a ha messo in campo un intervento di depurazione per portare sotto i limiti i valori chimici dell’acqua che raggiunge i rubinetti.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.